Commentario abbreviato:Giobbe 13:8Capitolo 13 Giobbe rimprovera i suoi amici Giob 13:1-12 Professa la sua fiducia in Dio Giob 13:13-22 Giobbe chiede di conoscere i suoi peccati Giob 13:23-28 Versetti 1-12 Con autocompiacimento, Giobbe dichiara di non aver bisogno di essere istruito da loro. Coloro che litigano sono tentati di magnificare se stessi e di abbassare i loro fratelli più di quanto sia opportuno. Quando siamo afflitti o angosciati dal timore dell'ira, dalla forza della tentazione o dal peso dell'afflizione, dobbiamo rivolgerci al Medico delle nostre anime, che non respinge mai nessuno, non prescrive mai male e non lascia mai nessun caso senza rimedio. A Lui possiamo rivolgerci in ogni momento. Per i cuori spezzati e le coscienze ferite, tutte le creature, senza Cristo, sono medici di nessun valore. Giobbe parla evidentemente con uno spirito molto arrabbiato contro i suoi amici. Essi avevano avanzato alcune verità che riguardavano quasi Giobbe, ma il cuore non ammutolito davanti a Dio non riceve mai docilmente i rimproveri degli uomini. Riferimenti incrociati:Giobbe 13:8Dimensione testo: |